Leo Nucci

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Su concessione Teatro Regio di Parma
Foto Roberto Ricci - Studio Controluce
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Rigoletto Teatro Regio Parma
19 febbraio 2005
Barbiere di Siviglia Teatro Regio Parma
gennaio 2005

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Realizzate da Foto Alessandro
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Leo Nucci, nato a Castiglione dei Pepoli (Bologna) debuta a Spoleto nel ruolo di Figaro ne IL BARBIERE DI SIVIGLIA di G.Rossini nel 1967. Al Teatro alla Scala inizia nel 1977 e nel 1978 è chiamato al Royal Opera House Covent Garden di Londra per cantare nella LUISA MILLER.

Leo Nucci ha inciso oltre trenta opera complete sotto la direzione di: Herbert Von Karajan, Sir Georg Solti, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Lorin Maazel, Riccardo Chailly, James Levine, Zubin Mehta, Carlo Maria Giulini, Giuseppe Patané, collaborando con i colleghi più illustri del mondo della lirica. Ha interpretato due film opera: MACBETH, presentato al Festival di Cannes nel 1987, e IL BARBIERE DI SIVIGLIA oltre a numerosi video live d'opere.

Tra le maggiori produzioni alle quali Leo Nucci ha partecipato negli ultimi anni ricordiamo: NABUCCO all'Opera di Roma, LA TRAVIATA all'Opéra Bastille di Parigi, RIGOLETTO, UN BALLO IN MASCHERA, NABUCCO e AIDA all'Arena di Verona, il debutto nel ruolo di Ezio in ATTILA all'Opera di Zurigo, LA FORZA DEL DESTINO al Teatro alla Scala con Riccardo Muti, RIGOLETTO, PAGLIACCI e IL TROVATORE alla Staatsoper di Vienna, IL BARBIERE DI SIVIGLIA al Teatro S.Carlo di Napoli, I DUE FOSCARI all'Opera di Zurigo.

La collaborazione con il Teatro alla Scala ed in particolare con il Mo. Muti dura da molti anni. Ricordiamo le produzioni di TOSCA, RIGOLETTO, IL TROVATORE (apertura stagione), MACBETH e OTELLO (apertura stagione).

Dal 1980 in UN BALLO IN MASCHERA, accanto a Luciano Pavarotti, è presente ininterrottamente al Metropolitan di New York.
Nel 2001, 100° anniversario della morte di Giuseppe Verdi, Leo Nucci era impegnato, oltre che al Teatro alla Scala, nei maggiori teatri d'opera e sale da concerto di tutto il mondo con produzioni verdiane: a Vienna (IL TROVATORE, UN BALLO IN MASCHERA e una nuova produzione di NABUCCO), a Zurigo (ATTILA), a Parigi (MACBETH), a Verona (RIGOLETTO), a Parma nel concerto "Verdi 100" diretto da Zubin Mehta

Nella stagione 2002/03 canta ERNANI, SIMON BOCCANEGRA e RIGOLETTO a Zurigo, PAGLIACCI a Vienna e Roma, MACBETH a Parigi ed a Torino, IL BARBIERE DI SIVIGLIA in Giappone (in tournée con il Teatro Comunale di Bologna) e poi al Teatro alla Scala di Milano, NABUCCO e RIGOLETTO a Verona, RIGOLETTO al Teatro alla Scala di Milano, NABUCCO, DON CARLOS e LA TRAVIATA all'Opera di Zurigo, IL BARBIERE DI SIVIGLIA al Teatro Massimo di Palermo nonché a Vienna, GIANNI SCHICCHI a Vienna, RIGOLETTO a Verona, I DUE FOSCARI al Teatro alla Scala con Riccardo Muti, MACBETH e OTELLO in Giappone (in tournée con il Teatro alla Scala e Muti) e PAGLIACCI alla Royal Opera House di Londra. Nel 2004 tra gli altri impegni ricordiamo: GIANNI SCHICCHI al Teatro alla Scala di Milano, PAGLIACCI e GIANNI SCHICCHI a Vienna, NABUCCO a New York, RIGOLETTO a Bologna, STIFFELIO all'Opera di Zurigo, I VESPRI SICILIANI a New York.
Anche il programma del 2005 è imponente: Il BARBIERE DI SIVIGLIA a Vienna e a Parma NABUCCO a Vienna e a Verona , il TROVATORE a Vienna, a Bologna e a Zurigo, L'ELISIR D'AMORE a Vienna, l'OTELLO a Milano, il RIGOLETTO a Zurigo e a Città del Messico con il Regio di Parma, LA FORZA DEL DESTINO a Zurigo.
Come se tutto questo non bastasse, al Regio di Parma nel RIGOLETTO e nel BARBIERE DI SIVIGLIA. Nella prima delle due opere nello scorso febbraio Nucci ha sostituito praticamente all'ultimo momento il collega indisposto: e la sua strepitosa bravura ha potuto mostrarsi appieno proprio per la necessità di intervenire all'improvviso. Solo un maestro che abbia alle spalle gli studi e la carriera di Nucci e anche la conoscenza specifica dell'opera verdiana poteva intervenire con una tale altezza di risultati.
E vogliamo concludere con alcune brevi osservazioni sull'interpretazione del BARBIERE. Si può ormai dire che questo cantante del Figaro rossiniano è vera e propria incarnazione: la sua verve, la sua vis comica, la sua perentorietà vocale, hanno saputo creare un'interpretazione di riferimento di questo ruolo. Da trentasette anni interpreta Figaro: la sua tecnica impeccabile, la sua simpatia, il carattere di attore brillante rendono ogni performance una lezione di canto.
Proprio presentando l'edizione di Parma dello scorso gennaio il grande baritono bolognese spiega: "Per fare Figaro così come altre cose rossiniane buffe, bisogna prima di tutto imparare a divertirsi. Viviamo in un mondo in cui si fa tanta satira, ma poi non ci si diverte. L'opera è vitalità, il resto sono chiacchiere. Bisogna abbandonarsi alla pura arte del divertimento rossiniano. Ho passato però un periodo, intorno ai quarant'anni, in cui sull'onda delle tendenze culturali che si stavano vivendo, era l'inizio degli anni Ottanta, ho provato a "intellettualizzare" Figaro, sbagliando. Quei registi che vogliono intellettualizzare Figaro sovrapponendogli significati ulteriori sbagliano, non hanno capito la natura di questi personaggi rossiniani. Il barbiere di Siviglia è un'opera scritta in ventiquattro giorni, la sinfonia è ancora di quelle posticce prese da un'altra opera, Rossini l'ha dovuta scrivere di corsa, e un'opera è "buttata su" per divertirsi. Non c'è intellettualizzazione nel Barbiere, è persino un'opera senza finale, di fatto. Ha delle pagine da capolavoro, pensiamo al quintetto. E Figaro è un personaggio viscerale, che s'impone così per quello che è sulla scena, senza chiedere nient'altro. E ce n'è abbastanza, d'altra parte. Ho capito, in questi trentasette anni, che Figaro deve imporsi per la sua immediatezza, per la sua naturalezza, per la sua infingardaggine, per la sua voglia di vivere, senza sovrapporgli altro. Questo è il mio Figaro".

(aggiornamento: aprile 2005)

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