Le opere - Tosca

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Recensione "Tosca"
Sabato 23 marzo al Teatro San Filippo di Darfo, si è rappresentata Tosca con l'organizzazione ormai sicura ed affidabile dell'Associazione lirica "Aldo Protti" di Darfo B.T. Un appuntamento che richiama un vasto pubblico da tutta la Vallecamonica e Sebino ma anche dalle Regioni limitrofe.
Nel ruolo del titolo Nicoletta Zanini, che ha molto recentemente cantato nella Traviata alla Scala,; era affiancata da Alberto Jelmoni, ottimo Cavaradossi e già noto al pubblico dell'Associazione Protti perchè lo abbiamo sentito lo scorso anno nei Pagliacci e in Cavalleria rusticana; entrambi hanno saputo rendere nella recitazione e nel canto grande capacità interpretativa e vocale; con loro Mauro Augustini, perfido barone Scarpia, che ha trasmesso la sua esperienza e ha tenuto la scena da grande professionista.
Nei ruoli secondari una esilarante Stefanos Koroneos come Sagrestano e ancora un bravo Elia Popov nel doppio ruolo di Angelotti e del Carceriere. Ottima la prestazione di Valter Dal Prà e di Giacomo Gandaglia rispettivamente Sciarrone e Spoletta e di Cinzia Garatti, il Pastorello.
Buono il Coro diretto da Marco Beretta, e davvero ottimo l'accompagnamento musicale di Debora Mori, giovane ma già affermata pianista che ha sostenuto l'opera con tocco sicuro e puntuale.
Infine la regia, la scenografia e le luci erano di Lidia Soriani Cucchi che ancora una volta ha stupito per la capacità di rendere l'opera in modo semplice ma efficace, con una precisione filologica che non guasta e una notevole dose di buon gusto, riuscendo a rendere perfettamente la scena in cui si svolge l'opera e la sua atmosfera, superando anche i non pochi problemi che poneva lo spazio veramente ristretto del palco. E ciò nonostante i pochissimi mezzi economici di cui l'Associazione dispone.
Dato anche che, come sempre accade alla manifestazione dell'Associazione lirica Protti, la sala è piena e il pubblico ha vivamente gradito questo ulteriore incontro con la lirica, non ci resta che concludere auspicando che da parte delle Amministrazioni locali, della Comunità montana, della Provincia ci sia un ulteriore sforzo a sostegno di queste iniziative: l'investimento in cultura, in questo tipo di manifestazioni così come in tutte le altre attività culturali, non deve più essere considerata una spesa, ma, appunto, un investimento i cui risultati non saranno economici ma nella crescita degli utenti.
(GIANFRANCO BONDIONI - Giornale di Brescia 30 marzo 2002)