Le opere - Il barbiere di Siviglia

Clicca per ingrandire

Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 
Clicca per ingrandire   Clicca per ingrandire
 

Gioachino Rossini
Il Barbiere di Siviglia a Lovere

(Recensione a cura di Operaclick - Danilo Boaretto)
Data dello spettacolo: 07/02/2004

Lovere – Sabato sera presso il Teatro Crystal di Lovere è andato in scena un Barbiere di Siviglia che, ad onta dell’esiguo budget a disposizione degli organizzatori, è riuscito a distribuire divertimento, emozioni e spunti interessanti.
Il Teatro Crystal non dispone della cosiddetta fossa orchestrale, per questa ragione si è dovuto rimediare togliendo le prime tre file di platea, ricavando in questo modo lo spazio necessario ad ospitare i musicisti dell’Ensamble Harmonicus Concentus. Pochi elementi, circa una ventina distribuiti piuttosto equamente fra ottoni, legni e archi, ma sufficienti a farmi rammentare piuttosto velocemente, il famoso detto: “meglio pochi ma buoni”; decisamente bravi e ben diretti dal M° Milani.
Omogeneo e decisamente di buon livello il cast dei cantanti protagonisti.
Daniela Pini nei panni di Rosina ha evidenziato un gradevole timbro, tecnica sicura, uniti ad una bella e disinvolta presenza scenica.
Filippo Pina Castiglioni è stato un Conte di Almaviva affidabile e sufficientemente credibile, evidenziando un materiale che potrebbe portarlo sin d’ora verso un repertorio un po’ più lirico.
Alessandro Busi è stato un Don Bartolo disinvolto e decisamente spassoso scenicamente senza per questo andare a scapito dell’aspetto vocale, altrettanto buono, sia nel cantabile sia nei difficili sillabati.
Un complimento particolare va fatto a Davide Paltretti che si è calato a meraviglia nei panni di Figaro, risultando scenicamente elegante e mai sopra le righe, ma senza dimenticarsi (cosa che ultimamente purtroppo capita a molti) che il difficile ruolo del Barbiere dev’essere “anche” cantato e lui l’ha fatto con merito. Bravo!
Bravo anche Luca Gallo nei panni di Basilio così come discreti sono stati gli interventi degli altri interpreti nei ruoli secondari.
Le scene erano tradizionali e ben sfruttate anche grazie ad un utilizzo appropriate delle luci.
La regia di Lidia Soriani Cucchi mi ha piacevolmente sorpreso in quanto, nonostante il poco tempo a disposizione per effettuare le necessarie prove, è riuscita nel non facile obiettivo di far muovere tutti con sicurezza ed ottima scelta di tempi.
Il pubblico di Lovere ha applaudito calorosamente uno spettacolo di cui, non solo dovrebbe andare fiero di avere avuto nella propria cittadina, ma dovrebbe utilizzare come base di partenza per pretendere altri spettacoli di simile livello in futuro.